Fotografare il gatto: 5 consigli degli esperti

Chiunque si sia mai imbarcato nell’impresa di fotografare il gatto di casa (o peggio, un gatto incontrato per strada) sa che questa non è una cosa per tutti. La scena è più o meno sempre così: vedi un gatto in posa, fermo immobile; la luce è perfetta; lo sfondo è adeguato; prendi il cellulare o, addirittura, la macchina fotografica; sei pronto a scattare e ti sistemi meglio; nel momento in cui premi il pulsante il gatto si muove.

Oltre a condividere la nostra esperienza abbiamo chiesto a due fotografe specializzate in questo campo di darci consigli a prova di gatti!

Fotografare il gatto a casa

Il modo migliore di fare pratica è provare a fotografare in un posto che conosciamo molto bene. Ci siamo rivolti a Giulia Russo, in arte Giui: lei ama definirsi aedo contemporaneo, perchè racconta storie con la sua macchina fotografica. Nei suoi corsi di fotografia base consiglia sempre di sperimentare con il proprio gatto, poichè fotografare il gatto può essere alquanto complesso.

Un consiglio per fotografare un gatto che stia fermo?
Spoiler: non esiste. O meglio, un gatto sveglio non starà mai fermo. Perciò, il modo migliore è armarsi di tanta pazienza, osservarlo, studiare i suoi movimenti, “adattare noi a lui” ed essere pronti e veloci per catturarlo nelle sue pose naturali (le mie preferite).
Fotografare il gatto: 5 consigli degli esperti
Se vogliamo per forza provare a fotografarlo in una posizione che vogliamo noi, il mio consiglio è pensare più a tenerlo “impegnato” che fermo. Esistono attrezzature apposite, ma si può sopperire con un metodo “do-it-yourself” attaccando alla macchina fotografica (da parte o in alto) un gioco con una bacchetta con un filo molto lungo a cui è attaccata una piuma, oppure tenere in una mano il più classico gioco per gatti: il gomitolo.
Fotografare il gatto: 5 consigli degli esperti
Sono utili anche giocattoli che fanno rumore in modo “da richiamare” l’attenzione dell’animale quando si distrae. Potete muovere il giocattolo in cerchio, finché il gatto lo segue. Intanto che con una mano (o se si ha un assistente/aiutante ancora meglio) si cattura la sua attenzione nella direzione voluta, con l’altra si scatta.
Passiamo agli scatti ambientati: sono bellissime quelle foto di gatti natalizi o pasquali. Il tuo consiglio per delle foto che non stressino nè umani nè gatti?
Innanzitutto bisogna conoscere bene il soggetto: ogni animale richiede un approccio personalizzato. Non tutti i gatti sono uguali,  ci sono foto che con certi gatti non potrete mai realizzare ed altri che sembrano nati apposta per questo genere di scatti.
Fotografare il gatto: 5 consigli degli esperti
Come consigli generali, posso dire di preparare il set in anticipo e scegliere una posizione con una buona luce naturale (non utilizzare mai il flash). Occorre anche posizionare gli oggetti di scena pensando già alla composizione dell’immagine: non ci sarà tempo per modifiche, dopo. Nel preparare il set è sempre meglio evitare oggetti che possono distrarre il gatto e tenere l’oggetto più interessante di tutti in mano.
Fotografare il gatto: 5 consigli degli esperti
Queste sessioni devono essere brevi ed efficaci, quasi come se fosse un momento di gioco tra il soggetto ed il fotografo. Se si nota che l’animale inizia ad innervosirsi, meglio lasciar stare subito e riprovare in un altro momento.

Fotografare il gatto fuori casa

Abbiamo alzato ulteriormente l’asticella della difficoltà e questa volta ci siamo rivolti a Marianna Zampieri, Catographer (o gattografa):si dedica esclusivamente alle foto di gatti ed è piuttosto nota per il suo lavoro documentario dei gatti di Venezia, nel progetto Cats in Venice.Fotografare il gatto: 5 consigli degli esperti

Un consiglio per avvicinarsi ad un gatto in strada da fotografare?

Fotografare gatti non è affatto facile, essendo animali molto imprevedibili: posso quindi solo provare a dare delle linee guida basandomi sulla mia personale esperienza. Bisogna distinguere il tipo di gatto che si vuol andare a fotografare. Quando ho iniziato con la Cat-photography, mi sono dedicata subito a gatti incontrati per caso durante passeggiate nei colli vicini a casa e l’unica soluzione possibile era munirmi di un bel teleobiettivo (70-300 mm), per mantenere la giusta distanza. Ciascun gatto ha un limite di sopportazione della vicinanza di un estraneo che è soggettivo e che non va assolutamente superato, per non rischiare di vedere sfumata l’occasione di uno scatto ben riuscito.Fotografare il gatto: 5 consigli degli esperti

Nel dedicarmi poi al progetto Cats in Venice e quindi a gatti che passeggiano liberi tra le calli di Venezia,  la tipologia di gatto con cui sono venuta a contatto era ed è completamente diversa: sono gatti abituati ad interagire con le persone o comunque a stare in ambienti affollati, che permettono quindi un maggior avvicinamento e sono perciò passata a una mirrorless con un semplice 16-50 mm.Fotografare il gatto: 5 consigli degli esperti

A seconda di che tipologia di fotografie vogliamo realizzare, è importante avere l’attrezzatura adeguata, un po’ di buon senso nel capire fino a dove possiamo spingerci, ma soprattutto tanta, tantissima pazienza, intesa sia come capacità di saper attendere il momento giusto sia come attitudine ad accettare che un gatto non farà mai o quasi quello che ci aspettiamo -o che speriamo- che faccia in quel determinato momento. E, infine, fondamentale, un po’ di conoscenza e molto rispetto per un animale che resta ancora avvolto dal mistero e da un fascino veramente irresistibile.

Come “mettere in posa” un gatto che è in uno spazio aperto?

Questa domanda mi ha fatto veramente sorridere appena l’ho letta! L’idea di mettere un gatto in posa resta per me un grandissimo mistero! Solitamente non parto mai con l’idea di una composizione fotografica studiata, perché molto spesso la mia idea verrà disattesa. Piuttosto mi trovo spesso a dover tirar fuori il meglio da ciò che mi viene concesso, spesso in frazioni di secondo. Fotografare il gatto: 5 consigli degli esperti

Gli unici trucchi cui a volte faccio ricorso  per attirare l’attenzione del soggetto sono oggetti rumorosi, quali collane con sonaglio o anelli in metallo. A volte invece, se il gatto è disponibile o propenso, raccolgo un oggetto da terra, come un rametto o una foglia, per poter giocare insieme, ottenendo spesso pose ed espressioni veramente divertenti.

Il nostro consiglio puccioso

Durante gli anni abbiamo provato a fotografare il gatto di casa (anzi i gatti di casa) in vari modi. Quello più efficace è quando dormono! Il consiglio serio invece che possiamo darvi è di utilizzare un gioco che contenga valeriana (catnip): ha un effetto davvero ipnotico per loro e sicuramente diventano più inclini a spostarsi nella direzione desiderata.

Fotografare il gatto: 5 consigli degli esperti

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