Il gatto delle sabbie, un piccolo felino nel deserto

Guardando i nostri amici felini che dormono sul divano è difficile da credere, ma i gatti sono tra gli animali col più grande spirito d’adattamento. Un esempio è il gatto delle sabbie, un piccolo felino che popola i deserti africani e asiatici. Scoperto a metà del 1800, questa razza è ancora oggi una delle più misteriose del mondo felino.

Il gatto delle sabbie, un piccolo felino nel deserto

Uno splendido esemplare di Felis Margarita | ©Charlie Marshall

Il vero nome del gatto delle sabbie è Felis Margarita in onore di Jean Auguste Margueritte, la persona a capo della spedizione nella quale fu scoperto il piccolo felino.

Caratteristiche del gatto delle sabbie

Questa razza si presenta di piccola e tozza corporatura. Le gambe sono molto corte mentre la coda è piuttosto lunga rispetto al resto del corpo. Il peso conferma le piccole dimensioni, visto che raramente supera i 3kg di peso. La testa invece è piuttosto larga con le orecchie poste quasi in senso orizzontale. Le orecchie sono appunto uno dei segni che contraddistinguono il gatto delle sabbie: quasi unica è la sua capacità di ruotarle verso il basso quando va a caccia.

Il gatto delle sabbie, un piccolo felino nel deserto

Le orecchie sono la parte più caratteristica di questa razza dato che sono quasi orizzontali | ©Valerie

Il colore del suo mantello varia dal sabbia per il dorso, al bianco per il mento e il ventre, con particolari striature nere e rossastre sulle zampe e vicino agli occhi. La lunghezza del pelo varia molto a seconda della stagione: d’estate piuttosto corto, mentre d’inverso supera i 5cm.

Habitat naturale e rapporto con l’uomo

Il gatto delle sabbie è l’unico felino che vive nelle zone desertiche. Dato l’ambiente ostile per i suoi predatori, è riuscito a diffondersi in tutte le aree deserte che vanno dal Marocco fino alla Cina. Preferisce le zone aride ma non completamente sabbiose, magari con una bassa vegetazione in cui ripararsi, anche se riesce a sopravvivere con temperature che vanno da -5 fino a quasi 60°C. In caso di situazioni estreme tende a nascondersi nella sua tana ed attendere che fuori il clima migliori. È un gatto che non necessita di bere, ma attinge l’acqua direttamente dalle sue prede.

Il gatto delle sabbie, un piccolo felino nel deserto

Tenere un gatto delle sabbie in cattività è estremamente difficile e pochissimi Zoo ci riescono. Qui uno splendido esemplare al Smithsonian’s National Zoo | ©Connor Mallon

Il gatto delle sabbie è un animale solitario, che tende ad incontrarsi con i suoi simili soltando nel periodo dell’accoppiamento. Con l’uomo invece ha un rapporto amichevole, anche se non può vivere in cattività e quindi essere addomesticato: questa razza necessita di vivere in un clima estremamente secco, che non è compatibile con le necessità dell’essere umano.

Una specie vulnerabile e a rischio

Data la sua difficoltà ad adattarsi a condizioni climatiche differenti dal suo habitat questa razza è considerata a rischio di estinzione. In molti Paesi africani è vietata la caccia e il gatto delle sabbie è considerata una specie protetta. In certi Paesi, come Israele, purtroppo è completamente scomparsa e sono in via di organizzazione dei programmi per reintrodurla in natura.

Il gatto delle sabbie, un piccolo felino nel deserto

Anche con questo caldo il pisolino è l’attività preferita del gatto! | ©Tambako

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