Gatti colourpoint: scopriamo le razze

Molte razze feline presentano la colorazione “colourpoint” tipiche del gatto siamese. Solo alcune di loro sono naturali e originarie dell’Asia. Molte altre sono nate da incroci e dalla selezione dell’uomo. I gatti colourpoint sono sicuramente tra i più diffusi nelle nostre case.

Gatti colourpoint: scopriamo le razze

©Fin RoundTable’s

Ma cos’è la colorazione colourpoint?

La traduzione letteraria in italiano significherebbe “punte colorate” ed è appunto questa la caratteristica che contraddistingue i gatti colourpoint: le estemità del corpo (muso, orecchie, zampe, coda) presentano una colorazione più scura rispetto il resto del corpo che si presenta invece color crema. Questi punti più scuri vanno a coincidere con le parti più fredde del corpo e compaiono quando il gatto ha qualche mese. I cuccioli colourpoint si presentano infatti alla nascita completamente bianchi.

Gatti colourpoint: scopriamo le razze

Cucciolo di sacro di birmania ancora chiaro come colorazione. ©sacrobirmania.com

Quali sono le razze di gatti colourpoint?

La razza colourpoint per eccellenza è sicuramente il gatto thai (o siamese originario), che assieme al sacro di Birmania sono le due razze più conosciute che presentano naturalmente questa colorazione. Oltre ad esse però esistono molte altre razze nate dalla selezione umana o naturali ma, oltre alla colorazione colourpoint, presentano molti altri colori di mantello. Queste sono: il siamese, il balinese, il tonkinese, l’exotic shorthair, il british shorthair, lo sphynx, il ragdoll, il siberiano e il persiano himalaiano.

Andiamo a vederne alcune nello specifico

Siamese

Il siamese è la razza colourpoint più diffusa. Originario dell’odierna Thailandia si presenta come un gatto di taglia media con zampe lunghe e slanciate. E’ un gatto piuttosto snello. Il muso è triangolare con gli occhi azzurrissimi. La colorazione è bianco crema con i point che possono variare di intensità a seconda della tipologia.

Gatti colourpoint: scopriamo le razze


©master phillip

Thai

Il gatto Thai è uno dei gatti colourpoint più antichi. Viene anche chiamato Siamese originario in quanto presenta le caratteristiche della razzia siamese come era i secoli scorsi. La corporatura è più muscolosa e meno slanciata del siamese e la testa è più arrotondata. Le colorazioni accettate dalla razza sono inferiori al siamese: Non sono presenti il red point e il tortie.

Gatti colourpoint: scopriamo le razze

©Amy Adolph

Tonkinese

Nato dall’incrocio tra un Siamese e un Burmese il tonkinese viene anche chiamato siamese dorato ed è uno dei gatti colourpoint meno conosciuti. Le caratteristiche fisiche sono simili al siamese a parte la colorazione del manto che è più scura tendente alla colorazione della razza Burmese. Sono ovviamente presenti i point più scuri alle estremità.

Gatti colourpoint: scopriamo le razze

©Gaya Belle von Lenné

Sacro di Birmania

Nonostante il nome, le origini del Sacro di Birmania sono piuttosto incerte. Si hanno le prime notizie in Francia e solo leggenda vuole che sia originario della Birmania. A differenza del siamese il birmano è un gatto a pelo semilungo. La corporatura è media è il suo peso raramente supera i 5kg. La morfologia del birmano è unica e molto precisa: la fronte e le guance sono piuttosto arrotondate, gli occhi di forma ovale devono essere di blu intenso e distanti dal muso. La colorazione è tipica dei gatti colourpoint a parte i guanti: le estremità delle zampe devono essere bianco candide.

Gatti colourpoint: scopriamo le razze

©Adriaan

Exotic Shorthair

Nato dall’incrocio del Persiano e l’american shorthair, viene anche chiamato a persiano a pelo corto. Il muso schiacciato tipico del persiano si ripropone in questa razza come anche la corporatura non troppo atletica. Caratterialmente è molto pacifico e poco attivo, viene infatti definito “gatto pantofolaio”.

Gatti colourpoint: scopriamo le razze

©carinne florence g Duquenne

 

Se vi interessasse approfondire queste razze vi lasciamo due libri:

Sacro di Birmania, di Roberta Bianchi 

Il gatto siamese, di Mariolina Cappelletti 

Condividi questo articolo: